A volte ci sono dei percorsi, fisici e mentali, che diventano routine e ci dimentichiamo del valore che può avere quella passeggiata fatta tutte le mattine per andare a lavoro.
L'impresa in cui lavoro è piuttosto sui generis, la gente è anarchica, sinistroide, artistica, la maggior parte vive in un altro mondo e, nelle piccole soste su questo pianeta, ti sforna qualche perla di saggezza sull'aroma di noce moscata, sulle giornate di sole o quelle di pioggia e sui parti trigemellari.
Prima di tutto, di una persona che lavora a Madrid si potrebbe pensare che ha un ufficio nel centro della Gran Via, in quel viavai infinito di auto,gente e tendenze.
No, io per arrivare a lavoro devo attraversare un ponticello
Non stiamo parlando di un'altra città, è una zona di Madrid che sta a 20 minuti dal centro ma è piena di villette con cani che abbaiano, giardini coltivati, gente che ti saluta quando ti vede passare e un'aria da paesino in cui tutti si conoscono
E finalmente, dopo un'impegnativa salita per sgranchire le gambe, si arriva a Opuswine, il regno delle bottiglie di vino sparse qua e la, delle nuove conoscenze, delle urla, de "los cierres", dei carnet di giornalista falsi e del buen rollo. E quella cucina che sembra il paradiso dei sensi...
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