venerdì, agosto 31, 2007

La primavera trompetera ya lllegooooooooooo!!!


Quema la goma q suelta el aroma
Pintando el aire de negras palomas
Por los callejones están creciendo muchas flores sin ningún control.

venerdì, agosto 24, 2007

La quiete dopo la tempesta (si fa per dire)


Dopo aver scalato le vette peruviane,dopo essere sopravvissuti al traffico di Lima dopo un terremoto di 7,9 gradi, dopo aver passato una notte e un giorno nell'aeroporto di Lima con scosse di assestamento e problemi gastrointestinali dovuti al ceviche mangiato il giorno prima e nervi a pezzi mi ritrovo finalmente a Santiago e che faccio????
Inciampo su uno scalino minuscolo e mi rompo il legamento della caviglia destra con conseguente lesione del malleolo esterno!!!!
I bastoni della mia vecchiaia mi aiutano a trascinare le mie stanche membra che per altre 2 settimane dovranno sostenere il peso di un mezzo gesso che mi hanno messo.
Mi sembra proprio il colmo...
senza parole...

giovedì, agosto 23, 2007

Storia di una conquista...

Ora che tutto é tornato alla calma (a parte il mio piede, ma questa é un'altra storia) posso dedicarmi al racconto della mia scalata sul Wayna Picchu per godere della meravigliosa vista di tutta la cittá inca di Machu Picchu.
Sveglia alle 4:30 con arrivo all'entrata della ciutadella alle 5.30 pronti per correre verso la cima del picco che puó essere conquistato solo da 400 persone al giorno.
Nei primi giorni ci eravamo già allenati con cammini impervi..



e stavolta io ero pronta a questa sfida, dopo essere uscita sconfitta dall'insormontabile vulcano Villaricca non potevo perdere di nuovo. Mi aspettava una scalinata inca, si diceva che gli inca fossero basssi ma io allora non capisco come abbiano potuto costruire degli scalini tanto alti.


Ma io non mi sono persa d'animo, con mani, piedi e sudore mi sono arrampicata su quella montagna infinita senza fiatare, senza lamentarmi, senza bestemmiare nemmeno un secondo e in solo 60 minuti sono arrivata...
Sono arrivata su un gruppo di pietre che, se il terremoto fosse arrivato in quel momento, si sarebbero sicuramente sfracellate al suolo.
Sono arrivata a dominare a 360 gradi la vista della valle, del fiume, delle rovine, del cammino Inca che portava all'entrata di Machu Picchu attraverso la porta del sole.
L'euforia si è impossessata dell'equipo e ci siamo scatenati in foto di tutti i tipi per festeggiare la conquista dell'impero inca!!!

by Pablo

venerdì, agosto 17, 2007

Stavolta giuro che non viaggio piú




E invece di scrivere un post sull'esperienza machupicchiana che mi ha permesso di riscattare la mia fama di mollacciona riuscendo a scalare il wayna picchu, la prima cosa che devo scrivere, ancora da questo maledetto aeroporto di Lima, é che c'è stato un terremoto di 7,9 gradi richter e della durata di 2 minuti.
Ieri pomeriggio, io, Carla e Sonia eravamo in giro per il centro di Lima, una cittá caotica ma con un certo fascino decadente che non guasta per niente; eravamo prese dai milioni di collane che vendevano su un mercatino e ci rendiamo conto che la gente sta scappando..Io e Carla, due stupide, bisogna dirlo, pensiamo che stia chiudendo il centro commerciale e ci avviciniamo all' uscita prima che ci chiudano dentro.
Non facciamo in tempo a scendere il primo gradino delle scale che ci rendiamo conto che tremava tutto, che le saracinesche dei negozi facevano un rumore tremendo, che la terra si muoveva senza sosta per ben 2 minuti che sono stati tra i piu' lunghi della mia vita.
Ma ben piu' lungo mi é sembrato il tragitto in taxi dal centro di Lima all'aeroporto, in un groviglio di macchine, clacson, gente presa dal panico che non faceva che gettarsi in mezzo alla strada alla ricerca di un mezzo di trasporto che li portasse a casa.
Vari ed eventuali i pensieri che mi sono venuti in testa: ora questo ci lascia in mezzo alla strada e si rifiuta di accompagnarci, ora questo si mette nel tunnel e moriamo asfissiati, ora questo ci porta a sperdere e ci ruba pure le mutande, ora arriva un tsunami e anneghiamo tutti...etc.etc..
Per grazia ricevuta arriviamo in aeroporto dove ci aspettavano Ana e Pablo..scena catastrofica, aeroporto chiuso perché sono caduti dei pezzi del soffitto e voli cancellati..
Dopo vari litigi con la compagnia aerea riusciamo a farci dare almeno l'albergo dove dormire e inizia un'altra odissea: le scosse di assestamento, e mica scossette ma piuttosto movimenti da 4 a 6 della scala richter..
Come se non bastasse a pranzo avevamo pensato bene di andare a mangiare in un ristorante che ci avevano consigliato, il cibo ottimo ma abbiamo passato tutto il giorno in bagno tra scagazzamenti vari ed eventuali che spesso coincidevano con le repliche del terremoto..
In questo momento siamo ancora in aeroporto, aspettando che parta questo maledetto volo e che finisca questa avventura peruviana.

mercoledì, agosto 08, 2007

Generazione di terremotati

Arriva piano piano, senza far rumore ma lo senti un po' nell'aria perchè il cielo ha un colore strano, la gente inconsapevolmente lo sta aspettando. É questo perenne terremoto che lascia sospesa la città almeno una volta al mese. Da quando sono arrivata ne avrò vissuti una decina, più o meno forti, più o meno lunghi ma non me ne scappa uno!!
Mi piacerebbe non accorgermene, non sentire questo senso di impotenza che mi assale quando tutto trema e non riesco a fare altro che correre verso la porta e sperare che finisca presto.
Non me lo so spiegare, di solito nella mia perfetta razionalità so controllare le paure ma probabilmente non ho mai elaborato il trauma del terremoto dell'80 quando a mia madre mancava solo una settimana per farmi nascere..
Mi avranno sballottolato un po' troppo in quella pancia!!
Nel 1960 a Valdivia si registrò il terremoto più forte della storia mondiale, 9,5 della scala Richter, provocò un maremoto, cambiò l'intera fisionomia del paese creando nuovi laghi, muovendo le montagne e lasciando senza casa 2 milioni di persone.
Nel 1985 si mosse di nuovo la terra con un'intensità di 7,5 della scala Mercalli e 180 morti..
Io so perfettamente che i palazzi sono a prova di terremoto, che non succederà niente e che non devo avere paura, ma che devo fare se mi schizza il cuore in gola ogni volta che si muove la scrivania????

mercoledì, agosto 01, 2007

il mio salone...


Che strano quando si avvicinano le scadenze, inizi a pensare alle piccole cose, a guardare particolari della tua vita che prima passavano inosservati.
Ora arriva il momento in cui cerco di ricordare ogni secondo, di immagazzinare momenti, luci, colori, sensazioni, le voci degli amici, i nomi delle strade..
E soprattutto la mia casa che ha accolto molta gente durante questi mesi, viaggiatori, amici, parenti e sconosciuti.
Abbiamo fatto cene, pranzi, chiacchierate, sessioni intensive di serie televisive e ci siamo scolati parecchi litri di vino
Vorrei poter portare il mio salone con me, i divani, la terrazza, il suonatore di sax rubato nella festa del vino, il pareo copri-televisione comprato a Rio, la mappa del Cile che appesi appena arrivate, la tovaglia trovata in Bolivia e anche un po' tutta la gente che mi ha accompagnato in questi lunghi mesi..