lunedì, luglio 30, 2007

Todo sobre mi madre


Ieri, in una fredda domenica di inverno, dopo una notte di juerga che mi ha lasciato il fegato a pezzettini ho rivisto per la milionesima volta, TODO SOBRE MI MADRE.
Ogni volta che lo rivedo lo trovo più delicato, i colori sempre piú accesi, i personaggi sempre piu' surreali e allo stesso tempo umani, una Barcellona atipica ma perfettamente colta nella sua parte malinconica.
Un Almodóvar che, come sempre, sa far splendere i suoi personaggi femminili tanto diversi ma che si riuniscono facilmente davanti ad una bottiglia di cava.
E il monologo di Agrado....
"¡Miren qué cuerpo! Reparen. ¡Todo hecho a medida! Rasgado de ojos, ochenta mil. Nariz, doscientas tiradas a la basura porque un año después me la pusieron así de otro palizón. Ya sé que me da mucha personalidad, pero si llego a saberlo no me la toco... Continúo: Tetas, dos. Setenta cada una, pero éstas las tengo ya superamortizadas. Silicona en labio, frente, pómulo, cadera y culo. El litro cuesta cien mil, así que echad la cuenta porque yo ya la he perdido. Limadura de mandíbula, setenta y cinco mil. Depilación definitiva con láser, porque la mujer ‘también’ viene del mono, tanto o más que el hombre, sesenta mil por sesión. Depende de lo barbuda que seas, lo normal es de dos a cuatro sesiones, pero si eres folclórica necesitas más, claro.
Lo que estaba diciendo, ¡cuesta mucho ser auténtica! Pero no hay que ser tacaña, con nuestra apariencia
. Una es más auténtica cuando más se parece a lo que ha soñado de sí misma... "

martedì, luglio 24, 2007

Abbracciamoci tutti


Stamattina, come tutte le mattine, arrivo in ufficio e inizio a sfogliare "El Mercurio", il giornale nazionale mezzo fascistoide che mi tocca leggere per tenere aggiornata la Spagna sulle ultime vicende cilene.
Mi colpisce un articolo su Amma, la madre che abbraccia, che arriverá in Cile in questi giorni per abbracciare la gente...
Si tratta di una figura spirituale e umanitaria ( in poche parole una santona) che viene dall'India e si occupa di abbracciare la gente per trasmettere un messaggio di amore universale e sembra che abbia abrracciato piu' di 25 milioni di persone in tutto il mondo.
Per tre giorni sará nell' Espacio Riesco che di solito viene utilizzato per fiere e eventi di massa, per meditare con i fedeli ( fedeli a cosa nn si sa bene) e poi abbracciarli.
Penso che questa riunione meriti la visita di una scettica poco spirituale come me...

venerdì, luglio 20, 2007

Sulle rive di Morfeo....

Scomparire dalla circolazione senza che nessuno sappia di te per una sera, farsi accogliere dal calore del letto, dalla morbidezza delle lenzuola, dal soffice piumone, da una stanza tiepida e colorata e lasciarsi abbracciare dal mondo dei sogni.
L'idea era solo di fare una "siestecilla", tanto per riprendermi dalla serata precedente ed essere in forma per un giovedí sera da leoni;) ma non ce l'ho fatta, ho dormito ininterrottamente per 15 ore in un sonno restauratore, placido, cullata dai rumori della strada che ogni tanto mi facevano entrare in un dormi-veglia un po' agitato ma piacevole, come se la notte fosse durata un secolo, come tutta una vita..
Mi sveglia il solito allarme del cellulare, con quella suoneria terribile che non so bene perché non cambio e come in un altro mondo, con voglia di vivermi questo fine settimana e sapendo che mi sará difficile dormire stanotte...

Prima dell’alba potrebbero sorprenderci
rapiti da un sogno dove nitide acque divorano i nostri passi
Prima dell’alba potrebbero sorprenderci
rapiti da un sogno dove nitide acque divorano i nostri passi
sulle rive di Morfeo

martedì, luglio 17, 2007

¿Estás desganada?Pues, haz un informe...

Giorni un po' difficili questi, voglia di far passare rapidamente questi ultimi 2 mesi, voglia che nn finisca la mia esperienza in questo continente, voglia di carezze ogni tanto, voglia di parlare con qualcuno, voglia di un museo, di un bagno allo scrajo, di un giro in barca a Positano e di una cenetta con mamma e papá, di tornare in Brasile, di una pizza, di un fine settimana a Madrid e soprattutto di cambiare lavoro.
Il vile denaro purtroppo mi distoglie dal pensiero di abbandonare questa ultima fase e spendermi quello che resta in un viaggio di 2 mesi per il Sud-America ma giuro che non accetteró mai un lavoro che abbia a che vedere con la pubblica amministrazione ( mi devo ricordare di questo giuramento!).

sabato, luglio 14, 2007

Per la mia "mano de guagua"


Ieri era una giornata grigia e piovosa con il freddo più freddo degli ultimi 20 anni, una nebbiolina che nascondeva le Ande e tutte le montagne che ci circondano. Vedevo solo la sedia, il computer, un formulario da completare, delle e-mail a cui rispondere e un fine settimana da passare in casa per il gelo polare che spegne i miei bollenti spiriti.
Sono i momenti in cui si apprezza l'amicizia perchè nn c'è bisogno di dire che stai triste, c'è chi se ne accorge e sa cosa fare.
"Ya Roby, vamos a comprar vinos a la calle San Diego"
"No Ale!!hace frio..no tengo ganas, me quiero ir a la cama..."
"Ya poh, te paso a buscar a las 2"

E alle 2 abbiamo messo le ali alla macchina nel traffico impazzito di una Santiago inondata e siamo finite nella strada che attraversa tutta la città, un groviglio di negozi di tutti i tipi che si susseguono senza interruzione tra bancarelle di "sopaipillas y empanadas", gente che ti offre pezzi di auto rubati, ristoranti fatiscenti e cani randagi.
Dopo circa 30 minuti di rierca senza ottenere grandi risultati ci ritroviamo finalmente dove volevo andare.
La botilleria "El cielo" vende vini all'ingrosso ed è la piu' fornita di Santiago visto che la distribuzione di vini lascia un po' a desiderare.
Beh, appena entrata mi si sono illuminati gli occhi e mi è venuta l'acqulina in bocca, ho trovato vini che nn avevo mai assaggiato, un Sangiovese locale, un Sirah rosè, un trio di merlot, un semillon....
Risultato: ho speso una fortuna e me ne sono tornata con una cassa intera che non riuscivo nemmeno a sollevare!
E tutto ciò grazie ad Ale a cui nn c'è bisogno di dire che cosa voglio fare perchè mi conosce abbastanza da sapere di cosa ho voglia prima ancora che lo sappia io.
Un pensiero alla mia amica cilenita..

venerdì, luglio 13, 2007

hierba mate...


è arrivata Sonia a casa ed ha portato il compagno di viaggi e di momenti di tutti gli argentini, uruguayani e paragayani...il MATE.
Cuentan que cierta vez, mucho antes de la llegada de los españoles, un viejecito y su nieta, cansados del deambular de su tribu nómade, se quedaron en las serranías cerca de las Cataratas del Iguazú. Una tarde llego hasta la choza un extraño viajero de tez pálida. El viajero, que no era otro que Tupá, quiso recompensar la bondadosa atención que el viejo le brindo e izo crecer una planta cuyas hojas serian calmante de la sed, compañía para las horas de soledad y generoso tributo para las visitas. Tupá les enseño a preparar la yerba para tomarla y los hizo guardianes de la planta y desde entonces se convirtieron en los dioses protectores del yerbatal, Caá Yará (el viejo) y Caá Yarí (la nieta).
Entra nella cultura argentina piu' di un caffè a Napoli, più di una cervecita a Madrid e piu' di un pisco in Cile perchè non smettono mai di bere mate.. si portano dietro un termos di acqua calda per riempire queste ciotoline e iniziare il loro rituale di cannuccia di acciaio da condividere con chiunque, con un amico intimo come con un conoscente, con i familiari come con un clochard qualsiasi.
Sonia dice che gli scambi di saliva derivanti da mezz'ora di mate potrebbero essere paragonati a un bacio di ore con uno sconociuto..ma non si pongono il problema, è un momento di unione, come una cena di famiglia, come un caffè con le amiche. Ma con la differenza che la cannuccia è in comune tra tutti.
Bisogna capirli questi argentini e imparare dalla loro spontaneità!

giovedì, luglio 12, 2007

Arte e Omosessualità


Sembra che alla vecchia Milano piacerebbe inaugurare una mostra sull'omosessualitá, una mostra colorata, di foto, sculture, ragazzi,ragazze, uomini,donne, famosi e sconosciuti.
"Arte e Omosessualitá Da von Gloeden a Pierre et Gilles, come l'arte vede l'omoerotismo"<a puó essere interpratata come sempre come una provocazione, come un insulto al buon gusto, come un attentato al pudore delle povere famiglie italiane, o semplicemente come una retrospettiva sulla storia di un movimento che sta facendo fin troppo parlare di sé.
E sembra che l'illustre assessore alla cultura di Milano, Vittorio Sgarbi, abbia deciso, in un primo momento, che la mostra era vietata ai minori di 18 anni, e forse ora vorrebbe addiritttura censurarla del tutto...
Quando, qualche giorno fa, ho letto della prima decisione ho messo in atto una ricerca spasmodica nel google delle foto che sarebbero state esposte. Non posso negare che alcune mi sono sembrate semplicemente volgari e soprattutto poco rappresentative, anche solo metaforicamente, della realtá omosessuale.
Ma ora che stanno pensando di non inaugurarla nemmeno penso proprio che l'assessore Sgarbi cerchi la rappresaglia da parte dei movimenti omosessuali.
Scene di sesso "duro" non rappresentano l'omosessualitá ma vietare che si espongano é una pura e semplice negazione della libertá di espressione.

lunedì, luglio 09, 2007


Un anno fa.
Un anno fa l'Italia vince il mondiale,
un anno fa Napoli tutta azzurra,
un anno fa i festeggiamenti,
un anno fa in giro di notte.
un anno fa...

domenica, luglio 08, 2007

No somos nada etero-friendly

"Salimos esta noche?"
"vale, y adonde vamos?"
"Hay una fiesta de shangay, yo quiero ligar!"
"Yo tambièn quiero ligar,vamos a la batuta!"

Che si fa?
Nessuno ha ragione e non è giusto che qualcuno rimanga scontento della scelta, ma è come dire "a me piace piu' la musica house e a te di più l'elettronica"?
Ci ghettiziamo, ci facciamo del male da soli, diventiamo monotematici e noiosi ma credo che siamo ancora lontani dalla possibilità di dividere gli spazi, trovare di tutto in qualsiasi posto, avere le stesse possibilità.
è così in Cile, in Italia e forse anche in Spagna ma ho la speranza che non sia più necessario cercarsi degli spazi "liberi", si creeranno automaticamente e in maniera naturale.
utopia? puo' darsi, puo' darsi...

mercoledì, luglio 04, 2007

LE FOTO SONO DI PABLO...

Se mi avessero detto prima che esisteva un posto cosí avrei pensato ad un altro pianeta, ad uno senza alberi, tutto bianco e con degli effetti ottici che ingannano lo sguardo, che cambiano le dimensioni delle montagne, che fanno sambrare tutto piú piccolo comparato con l'enormitá di un deserto di sale di 12000 km2.

E siamo diventati come bambini, approfittando dell'immensitá del vuoto e delle montagne di sale che gli operai pazientemente creano per poi venderlo a prezzi irrisori.


é valso la pena stare a -15 gradi, stancarci tanto per un viaggio tra le montagne, stressarci con una guida che non aveva idea di dove doveva portarci. ne é valso la pena perché abbiamo avuto un'idea di un mondo che quasi non pensavo possibile, bambini che riempiono buste di sale per 1 euro al giorno, donne che lavano i panni nel fiume, sorrisi sinceri e umili come non avevo mai visto prima..

Uniche le riflessioni che scaturiscono da un tramonto nel deserto di sale piu' grande del mondo...