domenica, dicembre 23, 2007

Welcome back!!

Bentornata a casa, bentornata al caos più assoluto, ai preparativi per il natale, alla folla di gente per la strada, ai motorni sulle macchine, alle famiglie su un solo motorino per spaccanapoli.
Bentornata ai mille odori per la strada, al capitone di Natale e alle pizze fritte


E soprattutto bentornata all'odore del mare, a questa costa piena di sorprese e ai suoi riflessi

Tutto sommato sono anche quasi contenta di rivivere sempre delle situazioni ormai tipiche...

giovedì, dicembre 06, 2007

Al lavoro!!!


Eccomi qui, alle prese con la dura vita della venditrice di pubblicità..
Certo, si tratta di vini e della stazione di Atocha ;)

martedì, novembre 27, 2007

Le poesie non finiscono mai


E nello stesso spirito del precedente post arriva questa foto, in un modo diverso, con un senso diverso, con sensazioni diverse, non meno intense ma meno espresse. Emozioni "terremotiche" che bisogna saper assaporare per poter dare il giusto significato ad un' inutile conversazione di messenger.
Si scrive per farsi leggere o per dare un po' di inchiostro a momenti confusi? Io scrivo per celebrare.
E questo é il momento, poco temporarale e piuttosto mentale, per celebrare più di 20 anni di una delle poche voci sempre presenti nella mia vita.
Un bacio carlina..

lunedì, novembre 26, 2007

Fotografie


"Tal vez, como occurre en la mayor parte de las fotografias, la expresion era casual: un instante cualquiera, el azar fijado en la pelicula. Pero como no aventurarse ahora, con la leccion sabida, a interpretar. A menudo las imagenes y las situaciones y las fotos no lo son del todo hasta que llegan los acontecimientos posteriores; como si quedaran en suspenso, provisionales, para verse confirmadas o desmentidas mas tarde. Nos hacemos fotos, no con objeto de recordar, sino para completarlas despues con el resto de nuestras vidas. Por eso hay fotos que aciertan y fotos que no. Imagenes que el tiempo pone en su lugar, atribuyendo a unas su autentico significado, y negando otras que se apagan solas, igual que si los colores se borraran con el tiempo."

A.Perez Reverte "La reina del Sur"

martedì, novembre 20, 2007

Pioggia

Da due giorni piove ininterrottamente a Madrid.Per fortuna non vivo a Londra, potrei sprofondare in una depressione meteropatica senza uscita..

lunedì, ottobre 29, 2007

Fame di emozioni

Giornata di attesa questa, un pò come tutti i giorni che sto passando qui.
Attesa di ricostruire, di ritrovare un'ubicazione, di far arrivare un'aria nuova, di tornare a respirare un'aria cilena.
Soprattutto attesa di emozioni, messe un pò da parte ma solo per poter iniziare a viverle "dal vivo".
Domani finisce l'attesa.
Domani inizia la mia vita a Madrid

venerdì, ottobre 26, 2007

A las que me quieren


Aqui estan, mis dos anfitrionas, mis dos perfectas amas de casa, mis dos tortilleras (porque hacen tortilla), las que flipan con todo, que le otman el pelo a todo el mundo, que son guapisimisimas (y si lo digo yo...)
Mis dos chilenitas aterrizadas hace poco en este continente y que se mueren por los helados de canela de la plaza Mayor, las que no bajan la musica en las noches, las que tienen los vecinos mas raros de Madrid.
Las que me acogen, me cuidan,me hacen reir, me cocinan "tallarines", me hablan en chileno y me hacen echar de menos ese continente tan lejano.
Se os quiere nenas!!!

giovedì, ottobre 25, 2007

Donde regresa siempre el fugitivo, pongamos que hablo de Madrid..

domenica, ottobre 14, 2007

I festeggiamenti non finiscono mai




E anche la mia mamma ha compiuto gli anni, ormai é una settimana che non fAcciamo che festeggiare il suo compleanno e il mio ritorno.
Anche in queste terre, ormai lontane dal Cile, non manca mai una certa quantità di alcolici di diversi tipi che allietano le nostre serate..



AUGURI MAMI!!!

giovedì, ottobre 11, 2007

La musica è finita, i piercing se ne vanno..


è finita la sua epoca, un pò perchè era diventato una prigione e mi stava facendo soffocare quel pezzo di ferro infilzato nella mia pelle e un pò per rinnovarmi.
Un'estate di circa 4 anni fa con i Massive Attack come colonna sonora e un'afa di fine luglio che ci accompagnava in questa avventura improvvisata Nico e io abbiamo deciso di fare questa pazzia in una casa di dubbia sterilizzazione..
è stato l'inizio di una fase, un periodo di viaggi, di nuove esperienze positive e negative, di cambi di orecchini di tutte le forme e colori, di nuovi piercing apparsi e scomparsi, di maglioni che si incastrano , di capelli che si impigliano.
Il simbolo di un cambiamento e di un nuovo inizio è arrivato al capolinea, senza un senso preciso, solo un pò di stanchezza e di voglia di crescere anche solo un pochino.

mercoledì, ottobre 03, 2007

Deliri di ritorno

Riapro il blog dopo circa due settimane di assenza, le ultime in Cile, forse le più intense per le tante "despedidas", per i posti che non ho rivisto, per le persone che non ho incontrato, per l'incapacità di esprimere tutto quello che gli altri hanno raccontanto nei loro blog, perchè arrivo sempre un po' tardi.
Tardi nel tornare a casa, tardi nel fare la valigia che si è trasformata in un "chiummo" di 50 kg, tardi nel dire "ti voglio bene" a chi mi ha accompagnato in ogni secondo di tutto ciò.
Ma é sicuramente presto per sapere cosa fare del futuro, presto per inziare qualcosa di nuovo, presto per trovare una collocazione, presto per andare a dormire, presto per costruire un nuovo mondo.
Ma non è mai troppo tardi per ricordare, per abbracciare chi mi è mancato e ho sentito vicino, per fare l'ultimo bagno dell'estate e il mio primo dell'anno, per sentirmi a casa in mille posti diversi e con tante persone.
Non ho bisogno di tempi, ho solo necessità di uno spazio.

domenica, settembre 16, 2007

Duele, la vida como un puñal hay veces que duele
y nada tiene que ver con tu boca
que hecha para besar hay veces que muerde
que anuncia cordura y a veces se vuelve loca
Duele porque la piel no es materia inerte
Duele porque el querer es dolerse a veces.

Tiembla, la vida como con miedo
hay veces que tiembla
y nada tiene que ver con el aire
que mueve tu ropa en noches de luna escueta
que aprieta suelta y evoca y me enloquece
tiembla por los latidos que tu provocas
y también porque el querer es temblar a veces.

Y cada uno en su camino
va cantando espantando sus penas
Y cada cual en su destino
va llenando de soles sus venas.
Y yo aquí sigo en mi trinchera, corazón
tirando piedras, contra la última frontera
La que separa el mar del cielo
del color de tus maneras
la que me lleva a la guerra, a ser semilla en la tierra.


Carlos Chaouen "Semilla en la tierra"

sabato, settembre 15, 2007

Viva la cilenità


E oggi iniziano las "fiestas patrias", si festeggia la cilenità,la libertà del paese, l'indipendenza formale dalla Spagna e soprattutto la voglia di ubriacarsi ballando la cueca, riunendosi in fondas all'insegna dello spirito patriottico e della voglia di strafocare sopaipillas e carne alla brace ascoltando musica dal vivo prettamente cilena.
Noi espatriati in procinto di rimpatriare ci godiamo lo spettacolo, partecipiamo cercando di integrarci il meglio possibile (alcolicamente parlando ovviamente) e ci godiamo questa specie di Natale, con luminarie, bandiere cilene che sventolano su tutti gli edifici, sui cofani delle auto e in ogni angolo della città.
Sembra che il Cile voglia farci andar via con un pò di amaro in bocca, con voglia di rimanere ancora un pò, con la paura di non tornare mai più, con il terrore di perdere tutte le belle amicizie che ci circondano.
Per il momento rimandiamo questi pensieri alla prossima settimana visto che mi aspetta un fine settimana di concerti, feste e balli popolari.
Forse vado addiritttura a vedere un rodeo con huasos con sigari e cavalli inclusi!

martedì, settembre 04, 2007

Non je ne regrette rien




Morire a 47 anni per abusi di tutti i tipi e una vita dissennata o vivere fino a 90 in tutta tranquillitá?
E se non fosse stata tanto folle sarebbe stata un simbolo dei Music Hall e avrebbe dato quel tocco di vita e malinconia a un mondo giá distrutto dalla guerra??
Sicuramente l'infanzia tra un circo e una casa chiusa, l'abbandono da parte della madre, la morte del figlio di 2 anni, la tragedia dell'amante morto in un incidente aereo e tutte le sfortune che le sono capitate hanno contribuito a forgiare una donna egoista, egocentrica e totalmente dipendente dalla morfina.
Non era bella né di classe ma ha avuto innumerevoli amanti, famosi e non (Marlene Dietrich per esempio), le sue interpretazioni commuovono ancora per quella capacitá unica di coordinare gesti, musica e tono di voce in modo da far emozionare anche un profano della lingua e della musica francese.
Ma gli artisti devono essere necessariamente pazzi per far impazzire il mondo?

sabato, settembre 01, 2007

Immagini sfocate


Che non sia niente cosi tra tre mesi, quando avrò nuove cose a cui pensare e altre persone da conoscere, cuando le domeniche passeranno in maniera diversa, quando non ci sarà tempo per una passeggiata, quando i ritmi saranno scanditi da un tempo europeo. Che andarsene non significhi dimenticare, che rimangano le voci, gli odori e le sensazioni..

Banda sonora "nos sobran los motivos" J.Sabina

venerdì, agosto 31, 2007

La primavera trompetera ya lllegooooooooooo!!!


Quema la goma q suelta el aroma
Pintando el aire de negras palomas
Por los callejones están creciendo muchas flores sin ningún control.

venerdì, agosto 24, 2007

La quiete dopo la tempesta (si fa per dire)


Dopo aver scalato le vette peruviane,dopo essere sopravvissuti al traffico di Lima dopo un terremoto di 7,9 gradi, dopo aver passato una notte e un giorno nell'aeroporto di Lima con scosse di assestamento e problemi gastrointestinali dovuti al ceviche mangiato il giorno prima e nervi a pezzi mi ritrovo finalmente a Santiago e che faccio????
Inciampo su uno scalino minuscolo e mi rompo il legamento della caviglia destra con conseguente lesione del malleolo esterno!!!!
I bastoni della mia vecchiaia mi aiutano a trascinare le mie stanche membra che per altre 2 settimane dovranno sostenere il peso di un mezzo gesso che mi hanno messo.
Mi sembra proprio il colmo...
senza parole...

giovedì, agosto 23, 2007

Storia di una conquista...

Ora che tutto é tornato alla calma (a parte il mio piede, ma questa é un'altra storia) posso dedicarmi al racconto della mia scalata sul Wayna Picchu per godere della meravigliosa vista di tutta la cittá inca di Machu Picchu.
Sveglia alle 4:30 con arrivo all'entrata della ciutadella alle 5.30 pronti per correre verso la cima del picco che puó essere conquistato solo da 400 persone al giorno.
Nei primi giorni ci eravamo già allenati con cammini impervi..



e stavolta io ero pronta a questa sfida, dopo essere uscita sconfitta dall'insormontabile vulcano Villaricca non potevo perdere di nuovo. Mi aspettava una scalinata inca, si diceva che gli inca fossero basssi ma io allora non capisco come abbiano potuto costruire degli scalini tanto alti.


Ma io non mi sono persa d'animo, con mani, piedi e sudore mi sono arrampicata su quella montagna infinita senza fiatare, senza lamentarmi, senza bestemmiare nemmeno un secondo e in solo 60 minuti sono arrivata...
Sono arrivata su un gruppo di pietre che, se il terremoto fosse arrivato in quel momento, si sarebbero sicuramente sfracellate al suolo.
Sono arrivata a dominare a 360 gradi la vista della valle, del fiume, delle rovine, del cammino Inca che portava all'entrata di Machu Picchu attraverso la porta del sole.
L'euforia si è impossessata dell'equipo e ci siamo scatenati in foto di tutti i tipi per festeggiare la conquista dell'impero inca!!!

by Pablo

venerdì, agosto 17, 2007

Stavolta giuro che non viaggio piú




E invece di scrivere un post sull'esperienza machupicchiana che mi ha permesso di riscattare la mia fama di mollacciona riuscendo a scalare il wayna picchu, la prima cosa che devo scrivere, ancora da questo maledetto aeroporto di Lima, é che c'è stato un terremoto di 7,9 gradi richter e della durata di 2 minuti.
Ieri pomeriggio, io, Carla e Sonia eravamo in giro per il centro di Lima, una cittá caotica ma con un certo fascino decadente che non guasta per niente; eravamo prese dai milioni di collane che vendevano su un mercatino e ci rendiamo conto che la gente sta scappando..Io e Carla, due stupide, bisogna dirlo, pensiamo che stia chiudendo il centro commerciale e ci avviciniamo all' uscita prima che ci chiudano dentro.
Non facciamo in tempo a scendere il primo gradino delle scale che ci rendiamo conto che tremava tutto, che le saracinesche dei negozi facevano un rumore tremendo, che la terra si muoveva senza sosta per ben 2 minuti che sono stati tra i piu' lunghi della mia vita.
Ma ben piu' lungo mi é sembrato il tragitto in taxi dal centro di Lima all'aeroporto, in un groviglio di macchine, clacson, gente presa dal panico che non faceva che gettarsi in mezzo alla strada alla ricerca di un mezzo di trasporto che li portasse a casa.
Vari ed eventuali i pensieri che mi sono venuti in testa: ora questo ci lascia in mezzo alla strada e si rifiuta di accompagnarci, ora questo si mette nel tunnel e moriamo asfissiati, ora questo ci porta a sperdere e ci ruba pure le mutande, ora arriva un tsunami e anneghiamo tutti...etc.etc..
Per grazia ricevuta arriviamo in aeroporto dove ci aspettavano Ana e Pablo..scena catastrofica, aeroporto chiuso perché sono caduti dei pezzi del soffitto e voli cancellati..
Dopo vari litigi con la compagnia aerea riusciamo a farci dare almeno l'albergo dove dormire e inizia un'altra odissea: le scosse di assestamento, e mica scossette ma piuttosto movimenti da 4 a 6 della scala richter..
Come se non bastasse a pranzo avevamo pensato bene di andare a mangiare in un ristorante che ci avevano consigliato, il cibo ottimo ma abbiamo passato tutto il giorno in bagno tra scagazzamenti vari ed eventuali che spesso coincidevano con le repliche del terremoto..
In questo momento siamo ancora in aeroporto, aspettando che parta questo maledetto volo e che finisca questa avventura peruviana.

mercoledì, agosto 08, 2007

Generazione di terremotati

Arriva piano piano, senza far rumore ma lo senti un po' nell'aria perchè il cielo ha un colore strano, la gente inconsapevolmente lo sta aspettando. É questo perenne terremoto che lascia sospesa la città almeno una volta al mese. Da quando sono arrivata ne avrò vissuti una decina, più o meno forti, più o meno lunghi ma non me ne scappa uno!!
Mi piacerebbe non accorgermene, non sentire questo senso di impotenza che mi assale quando tutto trema e non riesco a fare altro che correre verso la porta e sperare che finisca presto.
Non me lo so spiegare, di solito nella mia perfetta razionalità so controllare le paure ma probabilmente non ho mai elaborato il trauma del terremoto dell'80 quando a mia madre mancava solo una settimana per farmi nascere..
Mi avranno sballottolato un po' troppo in quella pancia!!
Nel 1960 a Valdivia si registrò il terremoto più forte della storia mondiale, 9,5 della scala Richter, provocò un maremoto, cambiò l'intera fisionomia del paese creando nuovi laghi, muovendo le montagne e lasciando senza casa 2 milioni di persone.
Nel 1985 si mosse di nuovo la terra con un'intensità di 7,5 della scala Mercalli e 180 morti..
Io so perfettamente che i palazzi sono a prova di terremoto, che non succederà niente e che non devo avere paura, ma che devo fare se mi schizza il cuore in gola ogni volta che si muove la scrivania????

mercoledì, agosto 01, 2007

il mio salone...


Che strano quando si avvicinano le scadenze, inizi a pensare alle piccole cose, a guardare particolari della tua vita che prima passavano inosservati.
Ora arriva il momento in cui cerco di ricordare ogni secondo, di immagazzinare momenti, luci, colori, sensazioni, le voci degli amici, i nomi delle strade..
E soprattutto la mia casa che ha accolto molta gente durante questi mesi, viaggiatori, amici, parenti e sconosciuti.
Abbiamo fatto cene, pranzi, chiacchierate, sessioni intensive di serie televisive e ci siamo scolati parecchi litri di vino
Vorrei poter portare il mio salone con me, i divani, la terrazza, il suonatore di sax rubato nella festa del vino, il pareo copri-televisione comprato a Rio, la mappa del Cile che appesi appena arrivate, la tovaglia trovata in Bolivia e anche un po' tutta la gente che mi ha accompagnato in questi lunghi mesi..

lunedì, luglio 30, 2007

Todo sobre mi madre


Ieri, in una fredda domenica di inverno, dopo una notte di juerga che mi ha lasciato il fegato a pezzettini ho rivisto per la milionesima volta, TODO SOBRE MI MADRE.
Ogni volta che lo rivedo lo trovo più delicato, i colori sempre piú accesi, i personaggi sempre piu' surreali e allo stesso tempo umani, una Barcellona atipica ma perfettamente colta nella sua parte malinconica.
Un Almodóvar che, come sempre, sa far splendere i suoi personaggi femminili tanto diversi ma che si riuniscono facilmente davanti ad una bottiglia di cava.
E il monologo di Agrado....
"¡Miren qué cuerpo! Reparen. ¡Todo hecho a medida! Rasgado de ojos, ochenta mil. Nariz, doscientas tiradas a la basura porque un año después me la pusieron así de otro palizón. Ya sé que me da mucha personalidad, pero si llego a saberlo no me la toco... Continúo: Tetas, dos. Setenta cada una, pero éstas las tengo ya superamortizadas. Silicona en labio, frente, pómulo, cadera y culo. El litro cuesta cien mil, así que echad la cuenta porque yo ya la he perdido. Limadura de mandíbula, setenta y cinco mil. Depilación definitiva con láser, porque la mujer ‘también’ viene del mono, tanto o más que el hombre, sesenta mil por sesión. Depende de lo barbuda que seas, lo normal es de dos a cuatro sesiones, pero si eres folclórica necesitas más, claro.
Lo que estaba diciendo, ¡cuesta mucho ser auténtica! Pero no hay que ser tacaña, con nuestra apariencia
. Una es más auténtica cuando más se parece a lo que ha soñado de sí misma... "

martedì, luglio 24, 2007

Abbracciamoci tutti


Stamattina, come tutte le mattine, arrivo in ufficio e inizio a sfogliare "El Mercurio", il giornale nazionale mezzo fascistoide che mi tocca leggere per tenere aggiornata la Spagna sulle ultime vicende cilene.
Mi colpisce un articolo su Amma, la madre che abbraccia, che arriverá in Cile in questi giorni per abbracciare la gente...
Si tratta di una figura spirituale e umanitaria ( in poche parole una santona) che viene dall'India e si occupa di abbracciare la gente per trasmettere un messaggio di amore universale e sembra che abbia abrracciato piu' di 25 milioni di persone in tutto il mondo.
Per tre giorni sará nell' Espacio Riesco che di solito viene utilizzato per fiere e eventi di massa, per meditare con i fedeli ( fedeli a cosa nn si sa bene) e poi abbracciarli.
Penso che questa riunione meriti la visita di una scettica poco spirituale come me...

venerdì, luglio 20, 2007

Sulle rive di Morfeo....

Scomparire dalla circolazione senza che nessuno sappia di te per una sera, farsi accogliere dal calore del letto, dalla morbidezza delle lenzuola, dal soffice piumone, da una stanza tiepida e colorata e lasciarsi abbracciare dal mondo dei sogni.
L'idea era solo di fare una "siestecilla", tanto per riprendermi dalla serata precedente ed essere in forma per un giovedí sera da leoni;) ma non ce l'ho fatta, ho dormito ininterrottamente per 15 ore in un sonno restauratore, placido, cullata dai rumori della strada che ogni tanto mi facevano entrare in un dormi-veglia un po' agitato ma piacevole, come se la notte fosse durata un secolo, come tutta una vita..
Mi sveglia il solito allarme del cellulare, con quella suoneria terribile che non so bene perché non cambio e come in un altro mondo, con voglia di vivermi questo fine settimana e sapendo che mi sará difficile dormire stanotte...

Prima dell’alba potrebbero sorprenderci
rapiti da un sogno dove nitide acque divorano i nostri passi
Prima dell’alba potrebbero sorprenderci
rapiti da un sogno dove nitide acque divorano i nostri passi
sulle rive di Morfeo

martedì, luglio 17, 2007

¿Estás desganada?Pues, haz un informe...

Giorni un po' difficili questi, voglia di far passare rapidamente questi ultimi 2 mesi, voglia che nn finisca la mia esperienza in questo continente, voglia di carezze ogni tanto, voglia di parlare con qualcuno, voglia di un museo, di un bagno allo scrajo, di un giro in barca a Positano e di una cenetta con mamma e papá, di tornare in Brasile, di una pizza, di un fine settimana a Madrid e soprattutto di cambiare lavoro.
Il vile denaro purtroppo mi distoglie dal pensiero di abbandonare questa ultima fase e spendermi quello che resta in un viaggio di 2 mesi per il Sud-America ma giuro che non accetteró mai un lavoro che abbia a che vedere con la pubblica amministrazione ( mi devo ricordare di questo giuramento!).

sabato, luglio 14, 2007

Per la mia "mano de guagua"


Ieri era una giornata grigia e piovosa con il freddo più freddo degli ultimi 20 anni, una nebbiolina che nascondeva le Ande e tutte le montagne che ci circondano. Vedevo solo la sedia, il computer, un formulario da completare, delle e-mail a cui rispondere e un fine settimana da passare in casa per il gelo polare che spegne i miei bollenti spiriti.
Sono i momenti in cui si apprezza l'amicizia perchè nn c'è bisogno di dire che stai triste, c'è chi se ne accorge e sa cosa fare.
"Ya Roby, vamos a comprar vinos a la calle San Diego"
"No Ale!!hace frio..no tengo ganas, me quiero ir a la cama..."
"Ya poh, te paso a buscar a las 2"

E alle 2 abbiamo messo le ali alla macchina nel traffico impazzito di una Santiago inondata e siamo finite nella strada che attraversa tutta la città, un groviglio di negozi di tutti i tipi che si susseguono senza interruzione tra bancarelle di "sopaipillas y empanadas", gente che ti offre pezzi di auto rubati, ristoranti fatiscenti e cani randagi.
Dopo circa 30 minuti di rierca senza ottenere grandi risultati ci ritroviamo finalmente dove volevo andare.
La botilleria "El cielo" vende vini all'ingrosso ed è la piu' fornita di Santiago visto che la distribuzione di vini lascia un po' a desiderare.
Beh, appena entrata mi si sono illuminati gli occhi e mi è venuta l'acqulina in bocca, ho trovato vini che nn avevo mai assaggiato, un Sangiovese locale, un Sirah rosè, un trio di merlot, un semillon....
Risultato: ho speso una fortuna e me ne sono tornata con una cassa intera che non riuscivo nemmeno a sollevare!
E tutto ciò grazie ad Ale a cui nn c'è bisogno di dire che cosa voglio fare perchè mi conosce abbastanza da sapere di cosa ho voglia prima ancora che lo sappia io.
Un pensiero alla mia amica cilenita..

venerdì, luglio 13, 2007

hierba mate...


è arrivata Sonia a casa ed ha portato il compagno di viaggi e di momenti di tutti gli argentini, uruguayani e paragayani...il MATE.
Cuentan que cierta vez, mucho antes de la llegada de los españoles, un viejecito y su nieta, cansados del deambular de su tribu nómade, se quedaron en las serranías cerca de las Cataratas del Iguazú. Una tarde llego hasta la choza un extraño viajero de tez pálida. El viajero, que no era otro que Tupá, quiso recompensar la bondadosa atención que el viejo le brindo e izo crecer una planta cuyas hojas serian calmante de la sed, compañía para las horas de soledad y generoso tributo para las visitas. Tupá les enseño a preparar la yerba para tomarla y los hizo guardianes de la planta y desde entonces se convirtieron en los dioses protectores del yerbatal, Caá Yará (el viejo) y Caá Yarí (la nieta).
Entra nella cultura argentina piu' di un caffè a Napoli, più di una cervecita a Madrid e piu' di un pisco in Cile perchè non smettono mai di bere mate.. si portano dietro un termos di acqua calda per riempire queste ciotoline e iniziare il loro rituale di cannuccia di acciaio da condividere con chiunque, con un amico intimo come con un conoscente, con i familiari come con un clochard qualsiasi.
Sonia dice che gli scambi di saliva derivanti da mezz'ora di mate potrebbero essere paragonati a un bacio di ore con uno sconociuto..ma non si pongono il problema, è un momento di unione, come una cena di famiglia, come un caffè con le amiche. Ma con la differenza che la cannuccia è in comune tra tutti.
Bisogna capirli questi argentini e imparare dalla loro spontaneità!

giovedì, luglio 12, 2007

Arte e Omosessualità


Sembra che alla vecchia Milano piacerebbe inaugurare una mostra sull'omosessualitá, una mostra colorata, di foto, sculture, ragazzi,ragazze, uomini,donne, famosi e sconosciuti.
"Arte e Omosessualitá Da von Gloeden a Pierre et Gilles, come l'arte vede l'omoerotismo"<a puó essere interpratata come sempre come una provocazione, come un insulto al buon gusto, come un attentato al pudore delle povere famiglie italiane, o semplicemente come una retrospettiva sulla storia di un movimento che sta facendo fin troppo parlare di sé.
E sembra che l'illustre assessore alla cultura di Milano, Vittorio Sgarbi, abbia deciso, in un primo momento, che la mostra era vietata ai minori di 18 anni, e forse ora vorrebbe addiritttura censurarla del tutto...
Quando, qualche giorno fa, ho letto della prima decisione ho messo in atto una ricerca spasmodica nel google delle foto che sarebbero state esposte. Non posso negare che alcune mi sono sembrate semplicemente volgari e soprattutto poco rappresentative, anche solo metaforicamente, della realtá omosessuale.
Ma ora che stanno pensando di non inaugurarla nemmeno penso proprio che l'assessore Sgarbi cerchi la rappresaglia da parte dei movimenti omosessuali.
Scene di sesso "duro" non rappresentano l'omosessualitá ma vietare che si espongano é una pura e semplice negazione della libertá di espressione.

lunedì, luglio 09, 2007


Un anno fa.
Un anno fa l'Italia vince il mondiale,
un anno fa Napoli tutta azzurra,
un anno fa i festeggiamenti,
un anno fa in giro di notte.
un anno fa...

domenica, luglio 08, 2007

No somos nada etero-friendly

"Salimos esta noche?"
"vale, y adonde vamos?"
"Hay una fiesta de shangay, yo quiero ligar!"
"Yo tambièn quiero ligar,vamos a la batuta!"

Che si fa?
Nessuno ha ragione e non è giusto che qualcuno rimanga scontento della scelta, ma è come dire "a me piace piu' la musica house e a te di più l'elettronica"?
Ci ghettiziamo, ci facciamo del male da soli, diventiamo monotematici e noiosi ma credo che siamo ancora lontani dalla possibilità di dividere gli spazi, trovare di tutto in qualsiasi posto, avere le stesse possibilità.
è così in Cile, in Italia e forse anche in Spagna ma ho la speranza che non sia più necessario cercarsi degli spazi "liberi", si creeranno automaticamente e in maniera naturale.
utopia? puo' darsi, puo' darsi...

mercoledì, luglio 04, 2007

LE FOTO SONO DI PABLO...

Se mi avessero detto prima che esisteva un posto cosí avrei pensato ad un altro pianeta, ad uno senza alberi, tutto bianco e con degli effetti ottici che ingannano lo sguardo, che cambiano le dimensioni delle montagne, che fanno sambrare tutto piú piccolo comparato con l'enormitá di un deserto di sale di 12000 km2.

E siamo diventati come bambini, approfittando dell'immensitá del vuoto e delle montagne di sale che gli operai pazientemente creano per poi venderlo a prezzi irrisori.


é valso la pena stare a -15 gradi, stancarci tanto per un viaggio tra le montagne, stressarci con una guida che non aveva idea di dove doveva portarci. ne é valso la pena perché abbiamo avuto un'idea di un mondo che quasi non pensavo possibile, bambini che riempiono buste di sale per 1 euro al giorno, donne che lavano i panni nel fiume, sorrisi sinceri e umili come non avevo mai visto prima..

Uniche le riflessioni che scaturiscono da un tramonto nel deserto di sale piu' grande del mondo...

giovedì, giugno 21, 2007

Alle ricerca del lago perduto


Oggi in Cile hanno perso un lago, é vero che ce ne sono tanti e magari hanno perso il conto ma le guardie forestali della VII regione giurano che 2 mesi fa c'era un lago dove ora ci sono solo rocce..
e nn si trattava di una pozzanghera, aveva una profonditá di 15 metri!
beh, se qualcuno lo trova lo restiutisca al governo per favore ;)

martedì, giugno 19, 2007

Passioni



è difficile dire che ho trovato la mia passione, che so che voglio fare nella vita, che ho le idee chiare ma ho almeno la sensazione di aver scoperto un interesse che mi porta fuori dalla realtà, umi fa entrare in una dimensione in cui non smetterei mai di leggere, documentarmi, sperimentare.
Il mondo del vino non è facile, c'è tanto da imparare e poco da scoprire ma un po' perchè i piaceri bacchici sono sempre ben visti e un pò perchè il mio papà mi ha trasmesso questa passione, sento che, almeno per il momento, questa è la mia strada.

domenica, giugno 17, 2007

E arriva l'inverno



Su Santiago splende una nuova luce, non è sempre nebbia, smog e rumori. Adesso è neve, una neve che illumina le Ande, ne accentua la presenza e la possenza e rende piu' soffice l'mmagine della città.
L'inverno è arrivato con temperature sotto zero a fine giugno e un po' di nostalgia del mare ma anche con una voglia matta di sciare su queste montagne infinite che dividono questa striscia di terra da tutto il resto del mondo..

mercoledì, giugno 13, 2007

Proxima estación...Brasil



L'ultimo viaggio nn é stato esattamente come gli altri, visitare un parco naturale nello stato piu' povero e inesplorato del Brasile é un'esperienza che ricorderó.
Sao Luis, alle porte dell'Amazzonia, é uan cittá decadente ma con un fascino che ricorda i vecchi splendori ma a 200 km da Sao Luis e a 4 ore di auto rischiando di ivestire cavalli, persone e animali non ben identificati, si trova il parco de Los Lencois Maranhenses. Una distesa delle dimensioni della cittá di Sao Paulo in cui possono entrare un massimo di 200 persone al giorno, rigorosamente a piedi..
Come contorno la sabbia, dune e dune di sabbia bianca ma non si tratta di un deserto.. ci sono una quantitá indefinita di lagune di acqua dolce, un pezzo di paradiso nel brasile piu' profondo...

sabato, maggio 26, 2007

persa nell'ombelico del mondo



Sono di ritorno dall’isola che tutti i vagabondi viaggiatori sognano di visitare, dove il mistero regna sovrano e la terraferma é lontana 4000 km, il centro dell’universo e l’ombelico del mondo..
L’isola di Pasqua é un miscuglio di misteri, sembra che i moai fossero rappresentazioni funebri, il piu’ grande lo aveva fatto costruire una vedova in ricordo di suo marito (20 metri di altezza e circa 80 tonnellate), poi sono iníziate le lotte tra tribu’ che, in segno di sfida, distruggevano i moai dei rivali.
Beh, per farla breve sono stati capaci di autodistruggersi fino a dover arrivare al cannibalismo per sopravvivere e i pochi che rimangono ora párlano rapa nui ma nn sanno interpretare la scrittura delle tavole di rongo-rongo che sono state ritrovate.
Sull’isola vivino 3000 persone e tutte nel villaggio di hanga roa perché fino agli anni ’60 il governo cileno aveva dato in concessione l’intera isola ad un allevatore che si era impossessato del terreno per far pascolare le pecore senza permettere agli isolani di uscire dal villaggio.
I moai sono ovunque, mezzí rotti, qualcuno restaurato e solo un gruppo di loro é collocato con la faccia rivolta verso il mare, sembra che rappresentino i primi esploratori che misero piede sull’isola. Il resto si rivolge verso l’interno dell’isola per proteggerla dagli spiriti maligni e non certo dai pirati che molto raramente si spingevano tanto lontano..

mercoledì, maggio 16, 2007

scriviamo...

"L'artista è l'unico a sapere che il mondo è una creazione individuale, che c'è una scelta da fare, una selezione. E' una materializzazione, un'incarnazione del suo mondo interiore...scriviamo per accrescere la nostra consapevolezza della vita. Scriviamo per lusingare e consolare gli altri. Scriviamo per fare una serenata ai nostri amanti. Scriviamo per gustare la vita due volte, nell'istante presente e nel ricordo...scriviamo per ampliare il nostro mondo quando ci sentiamo soffocati, limitati o soli.." ANAIS NIN

martedì, maggio 08, 2007

ai sentimenti veri


E questo post va dedicato all'amicizia, a quelle di secoli e a quelle più recenti, ai nuovi arrivati che ho qui vicino e a quelli a 14000 km di distanza, ai collegamenti telefonici e i progressi della tecnologia e ai semplici sorrisi che fanno sentire la presenza.
A chi mi è venuto a trovare, alle pazze che arriveranno fin qui tra qualche mese e a quelli che avrebbero sognato di venire.
Alle parole non dette, alle persone che stimo e vorrei avere come amiche ma a cui non ho il coraggio di dirlo e a quelli che non hanno bosogno di una mia parola ma si accontentano di uno sguardo o una pacca sulla spalla.
Alle amicizie nate in pochi giorni, a quelle scoperte dopo anni di indifferenza, alle cene a casa con i piu' intimi e alle feste con sconosciuti, ai compagni di avventura con cui sto dividendo ogni momento della mia vita qui e a queli che ho perso per pigrizia, lontananza o disinteresse.
a un sentimento che sto riscoprendo giorno dopo giorno e di cui ho conferme col passare degli anni

sabato, aprile 14, 2007

Desierto..desierto


Eccoci qui, una serata finalmente tranquilla, un paio di bicchieri di chardonnay cileno e un po' di tempo per riassumere gli sviluppi della mia Pasqua nell'altro emisfero, nel deserto di Atacama...
Il più arido del mondo, dove non piove da 50 anni, dove per distese sconfinate non c'è altro che terra, distese di niente, una strada asfaltata e sabbia,molta sabbia...
All'improvviso del fumo, la piu' grande impresa di rame del mondo, Chiquicamata, nella provincia di Calama, nel bel mezzo del deserto..qui si estrae la maggior parte del rame mondiale (il Cile è il primo esportatore mondiale di rame e estrae i 2/3 del rame del mondo).
La città di Calama è nata per ospitare gli operai della miniera che ha 4 km di profondità, una specia di vulcano al contrario, in cui si utilizzano dei camion su misura per trasportare il prodotto fino alla cima.
San Pedro de Atacama è un paese di 5000 abitanti, in cui il numero di cani randagi supera di gran lunga quello delle persone e dove la gente si diverte andando ai rave party in mezzo al deserto quando i bar sono costretti a chiudere dopo la mezzanotte.
Anche io ci sono finita, una notte in cui ci illuminava solo la luna e le circa 3000 stelle che possiamo vedere ad occhio nudo ( sto facendo un corso di astronomia), a riscaldarci col fuoco e ballando al ritmo di tamburi locali.
E quando ho raggiunto i 5000 metri per vedere i geyser di acqua sulfurea che invadono una spianata ho anche sperimentato il mal d'altura...soluzione????
Secondo voi come fanno i lavoratori delle miniere a resistere a 16 ore di lavoro sotto terra???
si chiamano foglie di coca...somigliano all'alloro ma hanno un sapore pessimo e rilassano l'organismo, aiutano la circolazione e fanno passare il mal di testa provocato dalla mancanza di ossigeno nell'aria.
Io ovviamente non sapevo che si dovevano sputare una volta masticate e le ho ingoiate...con strane conseguenza per la mia digestione che non sto qui a spiegare...
Il nord del Cile è anche pieno di storia, di una storia cancellata dal dominio spagnolo, dimenticata dai pochi indigeni rimasti ma che riaffiora nei reperti archeologici, nelle tracce degli Inca che,prima che arrivassero gli spagnoli costruirono un cammino di 8500 km attraverso il quale trasportavano merci dalla Colombia fino alla città di Talca in Cile attraversando le Ande.
Insomma, il nord mi ha affascinato, stregato, ammaliato e non ha fatto altro che amplificare la mia voglia di scoprire fino in fondo questo paese pieno di sorprese.

mercoledì, aprile 04, 2007

Valigia di desideri


Pensare a quello che vedró in questi giorni
Aspettare che arrivino gli amici per accoglierli nel mio mondo.
Preparare la valigia e il bagaglio di emozioni che vivró.
Rilassare la mente e il corpo in un ambiente nuovo, diverso e impressionante
Mettere da parte i momenti brutti degli ultimi mesi per concentrarmi sul futuro piú prossimo
Sentire il desiderio di ridere a crepapelle
Essere capace di ridere
Essere capace di piangere
Ubriacarmi per caso e non perché lo voglio
Vivere i miei silenzi
Dividere emozioni
Far nascere una conversazione interessante tra persone che non si conoscono
Creare complicitá
Continuare a far sognare viaggi alla mia mente anche quando saró tornata a casa
Abbracciare un amico
Incrociare uno sguardo

domenica, aprile 01, 2007

domenica, marzo 25, 2007

lunedì, marzo 19, 2007

Porotos granados


Dopo numerose incursioni nella cucina cilena ho scelto il mio piatto!
la carne è buona ma nn mi ha mai entusiasmato; i frutti di mare qui sono di dimensioni inimmaginabili e, visto che li cucinano quasi sempre crudi, mi fanno un po' senso in bocca, sono mollicci; la pasta inutile considerarla; le verdure non le elaborano molto (faccio prima a farmele io sulla piastra) ma il poroto è il re della festa.
Si tratta di semplice mais fresco, preso dalla pannocchia, che è il prodotto piu' presente nella dieta dei cileni.
uno dei piatti che si inventano è la Humita, un condensato di mais a cuisi aggiunge lo zucchero...nn mi convince, troppo secco e un sapore troppo forte.
ma los POROTOS GRANADOS mi hanno conquistata.
è un miscuglio di mais e fagioli, una zuppa a cui si aggiunge una buona quantità di burro, un po' di zucca ed è pronta per essere servita bella calda.
se poi si mangia nel piu' bel mercato di Santiago, preparato da una vecchietta sdentata...diventa una prelibatezza!