venerdì, luglio 13, 2007

hierba mate...


è arrivata Sonia a casa ed ha portato il compagno di viaggi e di momenti di tutti gli argentini, uruguayani e paragayani...il MATE.
Cuentan que cierta vez, mucho antes de la llegada de los españoles, un viejecito y su nieta, cansados del deambular de su tribu nómade, se quedaron en las serranías cerca de las Cataratas del Iguazú. Una tarde llego hasta la choza un extraño viajero de tez pálida. El viajero, que no era otro que Tupá, quiso recompensar la bondadosa atención que el viejo le brindo e izo crecer una planta cuyas hojas serian calmante de la sed, compañía para las horas de soledad y generoso tributo para las visitas. Tupá les enseño a preparar la yerba para tomarla y los hizo guardianes de la planta y desde entonces se convirtieron en los dioses protectores del yerbatal, Caá Yará (el viejo) y Caá Yarí (la nieta).
Entra nella cultura argentina piu' di un caffè a Napoli, più di una cervecita a Madrid e piu' di un pisco in Cile perchè non smettono mai di bere mate.. si portano dietro un termos di acqua calda per riempire queste ciotoline e iniziare il loro rituale di cannuccia di acciaio da condividere con chiunque, con un amico intimo come con un conoscente, con i familiari come con un clochard qualsiasi.
Sonia dice che gli scambi di saliva derivanti da mezz'ora di mate potrebbero essere paragonati a un bacio di ore con uno sconociuto..ma non si pongono il problema, è un momento di unione, come una cena di famiglia, come un caffè con le amiche. Ma con la differenza che la cannuccia è in comune tra tutti.
Bisogna capirli questi argentini e imparare dalla loro spontaneità!

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